Per iniziativa dell'Associazione dei Superstiti delle patrie battaglie di Napoli, con il patrocinio attivo del comune di Maddaloni, sorse nel 1888 l'idea di un monumento ai Ponti della Valle che raccogliesse le ossa dei caduti il 1° ottobre 1860, sparse sotterra per quei campi.
Scultore fu il maestro Enrico Mossutti; autore del progetto, per la parte architettonica, e direttore dei lavori fu l'ing. Carmelo Destino. La costruzione fu compiuta dal cav. Giuseppe Gozzolino.
Il monumento si eleva per circa 19 metri con un obelisco di forma triangolare in cima al quale è posta la stella d'Italia. L'obelisco sorge su una base, in mezzo alla quale s'apre la porta che dà l'accesso all'ossario.
Ai lati di questa porta ci sono degli altorilievi rapprensentanti, insieme all'eroe dei due mondi, Nino Bixio, Pilade Bronzetti, Fabrizi, Cairoli, Dezza, Avezzana, Medici, De Martino ed altri ancora. Le loro figure, scolpite nel vivo masso, sono come la rievocazione dell'epopea garibaldina e sembrano uscir fuori dalla tomba. Questa base, che è come il plinto su cui si leva l'obelisco, poggia su tre scalini,sul terzo dei quali vi erano, fino al furto avvenuto nel 1990, dei fasci d'arme addossati alla roccia dalla quale parevano uscire "naturlamente".
L'ingresso alla cripta è custodito da una porta di ferro ornata da due rami di palme, quasi sacro simbolo della corona di gloria, che nella storia dell'umanità cinge la fronte dei martiri per la patria. Questo ingresso è sormontato da un serto di quercia, che cinge la data 1° ottobre 1860.
La vittoria delle camicie rosse è raffigurata da una statua colossale di bronzo che, con una falce fiammeggiante nella destra e rami di palma nella sinistra, si posa sul plinto dopo il volo glorioso, per deporre la palma auspicata sul monumento che tanti ricordi e tanto eroismo rammenta. Questa statua, che fa onore all'artista Mossutti, è stata fusa dalla fonderia Bracale. Il monumento è chiuso con un cancello alto 2 metri, stile egiziano, fuso nello stabilimento De Lamorte.
Per la costruzione occorsero circa dieci anni, tra lavori veri ed interruzioni prolungate.
Cfr. Valle di Maddaloni: Guida Orientativa, Giunta Regionale della Campania-Settore Tecnico Amministrativo Provinciale n. 09, Caserta, a cura U.O.C. “Istruzione” Servizio o4, 2005/06, da p. 165 a 169.
Cfr. G. Di Lorenzo, Nuove fonti sulla battaglia del Volturno: Elenco delle proposte che si sottomettono all’approvazione del Dittatore, in Rivista di Terra di Lavoro – Bollettino on-line dell’Archivio di Stato di Caserta – Anno VI, n.° 1-2, novembre 2011.