Il Castello normanno di Valle sta a testimoniare la nascita della Terra di Valle, il nostro Paese, esso appartenne alla potente famiglia normanna dei di Lauro-Sanseverino.
Roberto “de Lauro”, nipote di Ruggiero Sanseverino, tacqua intorno al 1120, uno dei rampolli della famiglia: intorno al 1140, uscito dalla minore età, entrò in possesso delle terre paterne, tra queste la Terra di Valle, fino ad allora amministrate dal salernitano Roberto Capomazza. Tra il 1150 e il 1159, il nostro Roberto, fu nominato Conte di Caserta e divenne uno dei baroni più importante del Regno. Il Feudo, quindi il castello di Valle, nello scorrere gli anni, passò di mano in mano fino alla famiglia aragonese dei Della Ratta (de Larhat). L’ultimo conte di Caserta, Francesco Della Ratta, in remissione dei suoi peccati ne fece dono alla Santa Casa dell’Annunziata di Napoli, con atto formalizzato nel castello di Valle. Il Feudo, posseduto per 260 anni circa dalla Casa Santa di Napoli, nel 1753 fu acquistato da Carlo III di Borbone per 44.612 ducati.
Fino alla metà del XVI secolo il Castelo era ancora integro, come risulta da un inventario del 1544 compilato dal notaio Ferdinando Rossi, nel quale è così descritto: “Fortificato da tre torri e composto da un gran cortile, da due piani con nove stanze per cadauno, una gran sala loggia e giardino, vi erano tre pezzi di artiglieria a cavalletto, sei maschi sei mortali di ferro con un ceppo per carcerati ed una campana”. All’interno esisteva pure una chiesetta sotto il titolo di Santa Maria del Castello,
Il Castello è praticamente abbandonato, nove secoli orsono per la sua imponenza destava timori, oggi solo tristezza e fantasia per chi lo guarda.